Finto tartufo

Dall’aspetto sembrerebbe uno scorzone in bellavista. Invece no, i piccoli segreti sono tanti.

Primo: il nostro tartufo è un bignè che lo ricorda già per la forma, cosparso di nero di seppia e tartufo vero e riempito di una soffice crema tartufata.

Secondo: sotto il finto tartufo c’è una tartare di carne.

Terzo segreto: le due salse, disposte a fiore sotto la verticale di carne e bignè, sono una a base di erbette citriche e l’altra a base di zabaglione al marsala.

Quarto e ultimo segreto che comprende i tre precedenti: il piatto è un souvenir del cuoco che, ogni volta, da piccolo quando era ormai in via di guarigione, veniva rinfrancato dalla zia con carne cruda e zabaglione al marsala.

Due indimenticabili toccasana, così buoni da fingersi volentieri ammalato.