Pubblicato da Great Italian Chefs

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È uno degli chef più amati della Sicilia: Ciccio Sultano ha viaggiato, spingendosi sino a New York per affinare la sua arte. Ora è a casa, nel suo ristorante a due stelle Michelin Duomo, latore dell’alta cucina siciliana, magnete di commensali di ogni provenienza per la città di Ragusa.
Un ragazzino cresciuto in una terra che è uno scrigno della gastronomia qual è la Sicilia: non sorprende che Ciccio Sultano sia stato affascinato dal cibo sin dall’infanzia. L’isola è un crocevia di influenze arabe e mediterranee, ma per Ciccio non è altro che un piccolo piacere che richiama alla mente i suoi primi ricordi gastronomici: – Il mio primo ricordo gastronomico è costituito da granita al limone e pane: era la nostra colazione. Il sapore agrodolce di limone mi accompagna sempre – afferma.
Ciccio aveva tredici anni e mezzo quando fu assunto dalla Pasticceria Suite di Vittoria, una pasticceria poco a ovest di Ragusa, lungo la costa. -Ho fatto di tutto lì, dai cocktail ai piatti caldi. Tutti mi chiamavo Ciccio Suite!-.
Complessivamente, Ciccio ha trascorso sette anni nella Pasticceria Suite di Vittoria, prima di dare voce alla propria ambizione e trovare la forza per lanciarsi in un’esperienza nuova. – Iniziai a lavorare in una spaghetteria a Marina di Ragusa, una cittadina lungo la costa meridionale. Poco dopo, il ristorante si tramutò in un successo straordinario. Non facevo niente di incredibile: facevo esattamente le stesse cose che facevano prima, esattamente nello stesso modo, ma raggiungemmo la vetta gastronomica della città rapidamente.”
Era palese: Ciccio aveva trovato l’amore. E non solo. Aveva scoperto che per quell’amore era dotato di un talento naturale. Più affinava le sue capacità, e più la sua sete di conoscenza cresceva. “Non sono mai stato soddisfatto,’ dice. ‘Ho sempre voluto ottenere di più. A diciassette anni ho iniziato a comprare riviste come Grand Gourmet e a leggere di chef come Paul Bocuse, Alain Chapel e Alain Ducasse. Mi annotavo tutte le ricette e ho imparato nuove tecniche.
– Volevo iniziare ad esplorare la qualità degli ingredienti e a lavorare con gli agricoltori – continua Ciccio – Un giorno, il direttore della spaghetteria cercò di dissuadermi, dicendo che utilizzare ingredienti di altissima qualità non sarebbe stato economicamente proficuo. Mi disse: lo capirai quando aprirai un ristorante tuo. E così feci. Me ne andai e aprii il mio ristorante.”

Ciccio sapeva che uno giorno avrebbe avuto il proprio ristorante, ma il suo desiderio di migliorarsi e la sua sete di esperienza erano implacabili. Così, durante il suo soggiorno in Germania ha affinato l’abilità di preparare piatti a base di carne, poi ha attraversato l’Atlantico per lavorare con Lidia Bastianich a New York. E, sopra ogni altra cosa, trascorrere un periodo lontano da casa gli ha permesso di comprendere cosa lo inorgogliva a tal punto della cucina siciliana: la sua generosità. – La generosità è una caratteristica peculiare dei siciliani. Ne vado estremamente fiero e la vedo in ogni mio piatto. La generosità di mettere tutto me stesso in ogni piatto – spiega.
Basta una rapida occhiata alle portate di Ciccio per riconoscerlo in tutti i suoi piatti. Sono una sintesi inconfondibile dello chef. Si può sempre individuare il suo tocco artistico e giocoso. I suoi piatti fondono in modo sublime la sua avanguardia, il suo amore e il rispetto per la tradizione culinaria di casa sua. Nel 2000, Ciccio torna in Sicilia e apre i battenti del Ristorante Duomo di Ragusa, un posto che da allora vanta una cucina siciliana pionieristica e che nel 2004 si è aggiudicato una stella Michelin, a cui se ne è aggiunta una seconda due anni dopo. Ma a Ciccio non bastavano, e nel 2015 ha aperto I Banchi, la sua interpretazione moderna di una trattoria, che serve piatti siciliani più tradizionali e ha un servizio meno formale del suo ristorante a due stelle.

Tre cose da sapere di lui:
Prima di dedicare la sua vita alla cucina, quando aveva appena nove anni, Ciccio ha lavorato come muratore.
Ciccio ha la sua piccola gamma di prodotti italiani in vendita presso i ristoranti, tra cui la bottarga di tonno rosso, il panettone e la passata.
Ciccio ha anche una sua azienda agricola appena fuori Ragusa, in cui alleva polli ruspanti.

Ciccio Sultano
mente pratica