SICILIA, CONTINENTE GASTRONOMICO
DOMINAZIONI SICILIANE

Il menu riunisce in un unico servizio i piatti che secondo Ciccio Sultano rappresentano le dominazioni che si sono succedute nell’Isola.

Un viaggio nella geografia siciliana e nella vertigine del tempo.

Nei secoli, la centralità dell’isola e la fertilità del suolo hanno attirato come un magnete un numero sorprendente di popoli stranieriche, dominandola, hanno arricchito il patrimonio culturale e culinario dei siciliani. Dominazioni significa anche lascitinon solo sottomissioni.

Piatti già sperimentati o nuovi, legati a un determinato ingrediente o preparazione tipica, importati in Sicilia da quelle genti e rielaborati.

Dominazioni traccia a futura memoria una carta dei sapori della Sicilia, un compendio di cucina che ha per culla il Mediterraneo e per orizzonte il Medio oriente, l’Europa e l’Africa, tutte affacciate su un mare, circondato di terre.

Un mare che avvicina e non separa, perché la cucina come lo sport non ha odio.

«Non sono uno che segue la corrente, ma nuoto nel mio mare che ha due orizzonti: la Sicilia e la clientela che si siede al ristorante.
Quando dico la Sicilia, non faccio né un discorso campanilistico né passatista. La Sicilia è il centro, per ragioni storiche, geografiche e climatiche. Difficile pensarla come un’isola e basta, vista l’incredibile ricchezza culturale e quindi culinaria che la pone al di sopra e al di là di altri luoghi. Siamo, e lo dice la storia, in una posizione centrale, da cui si parte e a cui si torna.
«Una terra felice se pensiamo alle concrete possibilità di ricerca che offre.
Per questo, sto realizzando un menu dedicato alle Dominazioni. Al centro del Mediterraneo, nel punto di contatto tra Europa e sud del mondo, tra occidente e oriente, si svolge da secoli la vicenda capitale del gusto e degli ingredienti. Dai fenici ai bizantini, dai francesi agli austriaci, dai napoletani ai piemontesi, ci hanno preso molto, ma ci hanno anche lasciato qualcosa in più.
«Siamo molte cose e da lì nasce l’originalità e, in un certo senso, l’imprescindibilità del punto di vista e dell’esperienza di essere siciliani».

Ciccio Sultano
mente pratica