Bianco del mese: il Grillo bio di Giasira

 

L’Igt Terre siciliane Grillo, certificato bio, dell’azienda Giasira, fondata da Giovanni Boroli, che diventerà prestissimo Doc Sicilia, mi piace per la sua sapidità, per il suo colore giallo dorato, per il suo profumo con note agrumate e vegetali. Un vino piacevole, rinfrescante che abbino volentieri al mio Mare in insalata con gamberone rosso, totano, seppia e polpo, uniti da una maionese di cicala di mare e dalla portulaca. Alla grassezza dei crostacei risponde la mineralità del Grillo e alla sfumatura amarognola della grigliatura il suo bouquet.
«La particolare mineralità del nostro Grillo – spiega Concetto Bianca, direttore di Giasira – nasce dal lavoro agricolo ciclopico che abbiamo affrontato per mettere a dimora le barbatelle. Sotto venti centimetri di terra, ce n’erano, infatti, il doppio di roccia. Frantumati i quali abbiamo raggiunto lo strato argilloso-calcareo. Tutta quella roccia è stata usata per realizzare i muretti a secco. Il Grillo nasce quindi in una vera e propria terra vergine, in contrada Ritilini, nel comune di Rosolini, a un’altitudine di 250 metri, ventilata e con una buona escursione termica tra giorno e notte».
L’azienda Giasira si estende per centotrenta ettari di cui sette vitati, altri sette a mandorli oltre a duemila ulivi, un piccolo agrumeto e seminativi. Si può anche soggiornare nelle vecchie stalle ristrutturate dove sono state ricavate quattro stanze doppie con servizi, cucina e living.

Ciccio Sultano
mente pratica